Anello di Montalvano – Ficulle

Scheda

Interesse:
Storico - archeologico
Tipologia percorso:
Anello
Livello di difficoltà:
E
Lunghezza percorso:
5,3 km
Dislivello totale:
280 m
Quota partenza:
N.D. (non disponibile)
Quota max:
N.D. (non disponibile)
Quota min:
N.D. (non disponibile)
Durata escursione:
1h e 30 min
A cura di:
ProLoco di Ficulle
Aggiornato al:
Giugno 2016
Descrizione:
L'anello di Montalvano
Il sentiero trova piena collocazione storica in un passo di “Cenni cronologici su Ficulle – geniali diporti del ficullese Giuseppe Tedeschini Romani”,1877, ripreso dal libro “Ficulle, a spasso nella storia e nella leggenda di un castello del Monte Orvietano” del Gruppo Storia di Ficulle:

“ Io tengo per fermo essere stata Ficulle capo dei Castelli, e perno della difesa della valle che tiene sott'occhio, e (che ci apprende il Manente nelle sue Croniche all'anno 976) essere stata allora in dominio dei Conti Bovacciani. Passò quindi con Chiusi la suddetta valle nel dominio assoluto degli Orvietani, i quali ottenutane conferma dall'imperatore Enrico II vi praticarono nel 1052 alcune opere; fondando cioè il castello di Monteleone a più prossima guardia della vallata, ed un sopra-ponte presso Carnaiola...evvi ancora altra prova molto stringente: una via che partendo da orvieto per porta Vivaria, traghettava la Paglia assai prima che vi confluisca la Chiana nel punto conosciuto con l'indicativo di Colonnacce per esservi tutt'ora i ruderi del ponte...saliva la catena predescritta presso Bagni e Nibbio, metteva capo a Ficulle, donde alla cresta di Monte-albano; ma non ne raggiungeva il vertice, biforcandosi per scendere sulla sinistra al ponte Carnaiola e sulla destra a Muro-grosso; questa dirigevasi per Montegabbione nel perugino; quella per Chiusi in Toscana. La predetta via da Orvieto a Ficulle fu praticata per ischivare tutti i precipitosi corsi di acqua del Rio-torto, del Remucchi, Rivarcare e Sala, che infestarono sempre e devastarono poi la vecchia Cassia consolare...”.
Ed ancora “...E bisogna pure ammettere l'esistenza della suddescritta via tradotta per Ficulle prima del 1055,perchè torna ad apprenderci il Manente … che gli Orvietani finirono il sopra-ponte di Carnajola che s'inondava tutta la vallata per la muraglia già fatta alla mola vicina, che detta regione era una selva oscura, che si faceva (ivi) molte occisioni e latrocini e perciò fu fatta la torre nel colle per guardia del passo, e l'altra torre nella strada di monte-albano ...”

“Io do per certo che Ficulle sia stata capo dei Castelli e perno della difesa della valle del Fiume Chiani, prima sotto il dominio ndei Conti Bovacciani e poi insieme a Chiusi sotto quello degli orvietani. Nel 1052, per ordine dell'Imperatore Enrico II, gli orvietani costruirono qui alcune opere: il Castello di Monteleone ed una strada sopra la diga vicnio Carnaiola...una prova molto importante fu l'esistenza di una Strada che da Orvieto attraversava il Fiume Paglia, saliva per Bagni e Monte Nibbio per arrivare a Ficulle, dove sulla Collina di Montalvano si biforcava per scendere a sinistra verso il Ponte di Carnaiola e sulla destra al Murogrosso; la prima conduceva verso Perugia, la seconda in Toscana.” (Manente, Cronical 976 b.C.)
Altra prova che la strada esistesse prima del 1055 viene dal Manente, che così scriveva: “...gli orvietani finirono la strada sopra il la diga sotto Carnaiola che con le sue mura faceva inondare tutta la vallata per servire il Mulino lì vicino. Questi luoghi erano una selva oscura, vi avvenivano molti omicidi e rapine, perciò fu costruita una Torre a guardia della strada ed un'altra sulla collina di Montalvano...”.

Il sentiero parte dalle attuali “Piste del Ruzzolone e può essere intrapreso in entrambe le direzioni, anche se quella dal Murogrosso è la risalità più indicata per la quasi totalità della pendenza all'interno del bosco.

Molto suggestivi i panorami della valle del Fiume Chiani (Clanis) sia verso Chiusi che verso Carnaiola e Parrano.
La passeggiata può trovare la sua conclusione con un'ottima grigliata presso il boschetto delle Piste.


 

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