Scheda
- Interesse:
- Naturalistico e Storico - archeologico
- Tipologia percorso:
- Anello
- Livello di difficoltà:
- E
- Lunghezza percorso:
- 21 km
- Dislivello totale:
- 370 m
- Quota partenza:
- N.D. (non disponibile)
- Quota max:
- N.D. (non disponibile)
- Quota min:
- N.D. (non disponibile)
- Durata escursione:
- 5h 30 min
- A cura di:
- ProLoco di Ficulle
- Aggiornato al:
- Giugno 2017
- Descrizione:
- Il Sentiero dei vigneti
Il nostro viaggio inizia dirigendoci verso la sommità del Poggio sopra il paese, per riscendere verso la località Montiano dove costeggiando vigneti ed attraverso boschi arriveremo alla località La Sala, dimora dell'omonimo castello, costruito nel 1350 da Angelo Monaldeschi della Vipera.
Da qui, di nuovo tra i vigneti caratteristici dei nostri luoghi, percorreremo una fantastica via sul crinale dei calanchi di creta che scendono fino al fosso della Sala, che costeggeremo fino ad attraversarlo per congiungerci con la strada provinciale 51 fino alla via Cassia Antica o strada del Terronaccio nella tradizione popolare.
Questo tratto che risale dal Fiume Paglia potrebbe corrispondere all'antico tracciato della Via Cassia almeno fino al fontanile di Cerquapinza.
Lungo a strada troveremo ruderi di una massicciata e di una imponente costruzione chiamata “il Fontanone”, costituita dagli avanzi di un antico fortilizio, forse una stazione di posta.
A tal proposito, da “La viabilità tra Bologna e Firenze nel tempo” di A.Bacci : “... La via del casentino, che noi abbiamo escluso come costruita da Flaminio per i motivi già detti, è stata comunque un percorso assai importante; dagli Annales Stadenses viene considerata addirittura la migliore (la melior via) dalla Germania per Roma...La distanza tra una stazione e l'altra è espressa in leghe...L'individuazione di Sarminian è stata assai laboriosa, perchè oggi questo vocabolo è scomparso. Seguendo l'idea che questa strada romea corrisponde in questa parte centrale del percorso almeno sommariamente alla Statale 71, le 10 leghe, e cioè una ventina di chilometri, da Città della Pieve ( o Castel della Pieve) ci portano nel territorio di Ficulle. Anche procedendo in senso inverso le 6 leghe da Orvieto ci riportano nella medesima zona. E infatti nell'antico catasto di Orvieto (uno dei più antichi d'Italia, del 1292; il Catasto della Repubblica Fiorentina è del 1427) nel piviere di Ficulle è censito il Burgo Sermognani...”
Scrive inoltre Monaldo Monaldeschi della Cervara: “Fu medesimamente in questi tempi (anno 1052) fondato il Castello di Montelione, la Torre nel colle detto il Torrone, e quella nella strada di M.Albano per guardia della Valle di Chiane, quale era in dominio delli Orvietani”.
“Fu inoltre costruito in questi tempi (1052) il Castello di Monteleone, la torre sulla collina detta il Torrone e quella lungo la strrada di Montalvano a guardia della Valle del fiume Chiani”
Di detta torre non rimangono che pochi ruderi di forma circolare e dei tratti di strada selciata intorno, ma la località è un'ottimo punto di osservazione da cui si scorge a sud Orvieto, il territorio di Ficulle e la Valdichiana a nord, al Lazio ed alla Toscana ad ovest, al Monte Peglia ad est.
Risalendo verso il paese, in mezzo ad un fitto boschetto a strapiombo sul fosso sotto la chiesetta della Maestà, troviamo il fontanile di Cerquapinza, nel quale un foretto posto alcune decine di metri a monte, porta abbondante acqua fresca che una volta serviva a riempire brocche e da abbeveratoio per gli animali.
Potremo goderci il meritato riposo all'ombra degli alberi del parco pubblico.