Grotta della Fungaia
A metà del percorso dell’Anello della rupe tra Porta Vivaria e la Fortezza albornoziana vi è la cavità artificiale censita con il numero 451. La grotta, creata per l’estrazione di materiale da costruzione, nota comunemente come la “Fungaia”, è stata usata a lungo come luogo di produzione di funghi, grazie al microclima che, come molte altre cavità, la caratterizza. Le grotte che hanno una superficie abbastanza grande, oltre gli 80 metri quadrati, godono infatti di un clima costante durante tutto l’anno. In esse la temperatura si attesta intorno ai 16 gradi centigradi e l’umidità relativa si mantiene costante su valori elevati, intorno al 90%. Inoltre il buio e la temperatura relativamente bassa, impedendo la presenza di insetti, hanno fatto di alcune di queste grotte un ambiente favorevole anche per la conservazione di alimenti, come la carne.
Bibliografia
- Papini, I segreti della rupe di Orvieto, Perugia 1996
- Bizzarri, Orvieto underground, Viterbo 1998