La Necropoli umbro-etrusca del Vallone San Lorenzo si trova tra Montecchio e Baschi nel Parco Fluviale del Tevere, lungo le pendici digradanti verso il torrente San Lorenzo, piccolo affluente del fiume. È una delle più vaste necropoli preromane sinora scoperte in Umbria, che testimonia l’esistenza di un fiorente centro, ancora non individuato, nelle immediate vicinanze del Tevere. La visita alla necropoli, e a questa parte del Parco, è resa agevole dalla presenza di percorso guidato e attrezzato anche con aree di sosta. Le indagini hanno messo in luce numerose tombe scavate nella roccia, solitamente composte da una sola camera quadrangolare preceduta da un breve corridoio d’accesso (dromos). L’interno era munito di banchine per la deposizione dei corredi e del defunto, secondo un rituale piuttosto fisso, che consisteva nell’ammucchiare ossa e oggetti negli angoli per far posto a nuove sepolture. Nella fase più antica (VII secolo a.C.) gli oggetti di corredo rivelano una popolazione sensibilmente influenzata dal sito egemone dell’etrusca Orvieto. In quella più recente (IV secolo a.C.) è documentato un progressivo impoverimento che porterà al definitivo abbandono della necropoli. Diversi materiali sono esposti all’Antiquarium comunale nella vicina frazione di Tenaglie. La necropoli, scoperta nell’Ottocento e indagata con metodicità nel corso degli anni 70 del Novecento, fu utilizzata dal VII al IV secolo a.C.
(Ministero della Cultura (beniculturali.it))